Data reale 23 maggio
Mattina eccitata.
Sono salita sul bus quasi senza fiato per l’emozione.
E’ grande, fresco e le poltrone sono grandi.
Ho degli impicci nei piedi e devo trovare il modo di mettere lo zaino nella cappelliera.
La visione del deserto sulla via per Todos Santos qui è moltiplicata. Perché la vedo da un finestrino panoramico e dall’alto.
C’è un film in spagnolo “walk the line”. Diciamo che i doppiatori messicani lasciano un po’ a desiderare. Ma del resto noi con i doppiatori italiani siamo stati viziati.
Abbiamo passato un posto di blocco.
Una specie di trincea con sacchi di sabbia e una piccola tettoia di paglia.
Dentro un soldato con il mitra.
Incute timore.
Attraversare in orizzontale la Baja vuol dire trovarsi in mezzo, letteralmente in mezzo al deserto.
12:17 La Paz
Sosta di venti minuti, bagno piccolo ma pulito. Chiosco tristissimo.
Ho preso un tubo di tuc e l’acqua fresca.
Un omino è salito sul bus e ha pulito il bagno. Poi ha scopato e lavato tutti con il disinfettante. Questo mi rincuora.
Siamo rimasti in 3 sul bus.
Più una signora che sembra una nativa americana di cinquemila anni e due bambini di 3 o 4 anni. Un maschio e una femmina.
All’inizio del viaggio erano parecchio molesti, ora pare si siano chetati.
Ahia! Ho parlato troppo presto.
Abbiamo nuovi passeggeri, tanti, tutti intorno a me.
Credo che più tardi mi sposterò verso il fondo del bus.
Questi posti davanti seguitano a liberarsi e occuparsi ancora.
Forse avrei potuto immaginarlo. Bueno. Userò questa informazione per i viaggi a seguire.
Chissà, forse ora arriva un altro film.
13:00 primo cambio di autista. Si riparte.
A La Paz c’è il mare.
E’ il mar di cortez. E’ bello e quieto. La citta (dina?) è graziosa, ordinata e sembra abbastanza grande. Non per nulla sarà la capitale del Districto Federal della Baja California Sur. No?
La piazza è tipicamente spagnola con una bellissima chiesa di mattoni rossi.
E due campanili.
Tutte le insegne qui son pitturate sui muri e i colori son forti, decisi.
Il mio finestrino è opaco, la sabbia della strada si è sollevata ed ha messo le tende.
Accendo l’aipod. E’ la prima volta da quando son qui che ascolto musica mia.
La riproduzione casuale ha deciso per il duetto di “Canone inverso”. Solo 2 violini.
Struggente e malinconico, fa salire le lacrime agli occhi.
“Quando l’amore ti tocca” Ah ecco! Un’altra allegra.
“Aspettando che ritorni”
Siamo in una caletta, se si dice così, deserto, sabbia, spiaggia, mare e oltre il mare altra sabbia di spiaggia e di deserto.
“Minuetto” allora dillo!
Hanno messo Nemo in tv con il risultao che i due bambini strillano come aquile. Li sento nonostante il volume della musica sia alto.
“Almeno tu nel’universo” versione di Elisa.
Un letto di peperoncini rossi stesi sulla sabbia a seccare. E’ tutto rosso a perdita d’occhio.
Qui tra le palme di coccobill ci sono anche i pali della luce di Topolinia. Palo di legno grezzo, un tronco d’albero, e un filo tirato. Basta.
“Per tutta la vita”
Questa terra è dura. E difficile. Eppure le persone sono felici, sembrano felici.
Anche sotto al sole cocente.
A cavallo in mezzo alla sabbia cercando di strappare qualcosa di buono da questa terra assetata.
“Samba de la rosa”
E intorno l’occhio si perde nel deserto, Da tutti i lati.
Se ho capito la strada che faremo non dovremmo più affacciarci sul Mare di Cortez ma costeggiare il lato Est della Sierra Madre per poi riattraversare in orizzontale sbucando a Guerrero Negro dal lato del pacifico
“Quanto ti ho amato”
Questo shuffle oggi ha deciso di boicottare la musica allegra e/o straniera?
Non c’è altro colore che i toni del beige, del legno secco e dei cactus assetati.
Assetati eppure salti. Pieni di braccia e nuove … gemme? SI chiamano gemme quella specie di boccioli, di infiorescenze dei cactus?
“The last song I’m wasting on you”
Stiamo passando in una sorta di piccolo gola tra due pareti di pietra erosa, bucata.
Stiamo salendo. Parecchio e non me ne ero resa conta.
Subito dopo la gola si è aperto uno strapiombo sul Mar di Cortez.
Mi ha fatta sobbalzare e perdere un battito. Sembrava ci stessimo andando dritti. E’ spettacolare e lascia senza fiato anche a prescindere dallo spavento!
“Broken”
Vorrei essere Elisa. Solo per un giorno. Ascoltare cosa si prova a cantare così.
Come si fa a tradurre in musica quel che senti, quel che provi. E con quella intensità con cui lo fa lei.
Sapere cosa vuol dire avere una musica in testa e riuscire a crearla.
Credo mi riempirebbe il cuore tanto da farlo scoppiare.
“L’ultimo gesto di un clown”
Credevo di aver capito a Cabo il significato di sconfinato. Invece no.
Invece è qui. Qui è sconfinato.
E sicuramente ci sono tanti altri posti che lo descrivono diversamente.
“My favorite things”di Sarah Vaughan.
Può “the bee stings” anche nello stesso istante in cui stai realizzando un sogno?
“Capirò” di Mina
“Flash” da WWRY, quindi proprio un flash
“Goodbye love” Rent OST
Stiamo attraversando la Sierra. Non c’è NULLA.
Solo questa strada, niente luce.
Una serie di tralicci un paio di canzoni fa. Qui, invece, non c’è nulla.
E cellulari non hanno campo. Sole a picco. E il nulla.
Segnali gialli per le curve. Null’altro.
E’ così immenso che sembra possa inghiottirti da un momento all’altro.
“What are doing the rest of your life” versione Barbra
Un attimo di pensieri muti.
E “All at once”. Sospiro.
Mi ricorda qualcuno. Uno che mi ha fatto sbattere il cuore contro al petto sino a farlo sanguinare.
Credo di non aver mai desiderato nessun’altro, mai in tutta la vita, come ho desiderato lui.
Lui che è da sempre in “someone else’s arms”.
Ed è felice. Il cuore mi balza in gola ancora oggi quando lo incontro.
Mi manca il provare un sentimento così forte. Anche se doloroso, anche se non corrisposto.
“Sotto le stelle del Jazz”
Questa stradina scavata tra le rocce fa paura. E’ piccola e siamo in mezzo a due pareti di roccia.
Ci fermiamo in continuazione e andiamo a passo d’uomo.
“Guido Piano”
Esiste una felicità dolorosa? Una serenità amarognola?
“Tell me something fool” Glee version
“I belong to you” Whitney
“Blue Moon” Glenn Miller Orchestra
“Invisibile” Cristina Donà
“Best for Last” Adele
“Empire state of mind” Alicia Keys. Penso a “A cuneo” e sorrido.
14:54 Sosta nel mezzo del nulla. Una capanna di legno giallo con il tetto di paglia e taniche per l’acqua.
La bambina dietro di me tira calci e pugni al mio sedile.
Conto.
Uno, due, tre .. […] trenta.
NO.
Ho ancora voglia di tirarle un ceffone.
Mi fa bene stare senza piccì. Forse posso ritrovare una dimensione meno cyber.
Nda mentre copio: cazzata! MAI PIU’ andare via per 6 giorni da sola senza pc. Non fa bene non parlare con nessuno per 6 giorni e non aver notizie, mai più.
“I believe” Honey OST
Non sono ancora riuscita a mangiare qualcosa che abbia il senso di cibo.
Ma non capisco cosa ci sia dentro a quelle cose dall’aria strafritta.
Ho qualcosa da smangiucchiare ma poco e di quello che non sazia.
La ragazza seduta accanto a me (è il quarto vicino di sedia che cambio) ha il viso da eschimese. Ha gli occhi di Bjork.
Ha appena aperto un pacchetto di Chicharrones (fidati non vuoi sapere cosa sono, davvero!) e me li ha offerti. E ha fatto lo stesso con tutti i vicini.
Carina, una cosa così in italia non si vede da un pezzo.
“Mille giorni di te e di me”
Ho amato Baglioni come nessun’altro cantante. Forse perché ho iniziato ad amarlo a 16 anni e “quella maglietta fina” mi è stata sfilata quando lui la scriveva. A quell’età l’entusiasmo non ha pari.
E ha delle note che mi commuovono.
C’è un sol bemolle che mi fa piangere ogni volta che lo suono.
Uuuh! “Incontro”
Come con il tempo certe strofe o incisi di canzoni diventino comprensibili. “E le frasi quasi fossimo due vecchi”
“Besame mucho” Diana Krall
Mi son ricordata cosa ho sognato la notte scorsa.
Un bacio inaspettato da labbra delle quali vorrei conoscere il sapore da un tempo incalcolabile.
Parlavamo come succedeva spesso ma ora non succede da un po’.
E come sempre guardavo quelle labbra carnose muoversi in quel modo sensuale che da sempre mi tormenta.
Quelle labbra dischiuse si sono aperte appena mentre si avvicinavano alle mie.
Ricordo la sensazione del cuore che balzava in gola. E l’attesa. Di quel contatto, di un bacio. Un bacio. Da lui.
Mi son svegliata durante il batticuore E vaffanculo!
“Canta ancora per me” Morandi scritta da Ruggeri.
Quanti ricordi di quel periodo
“Somebody to love”
“Si vede che canti di notte”
“Una notta in italia” cantata da Fossati
Ora siamo in pianura. Deserto di sabbia e sassi. Ci sono i cactus ma son meno fitti.
“Just Dance” Jamiroquai
“Always on my mind” Bublè.
Penso a mio figlio e al maledetto Gibran e le sue cazzo di frecce scoccate dall’arco.
“White lines”
“Left my hearts” Yiruma
Qui da sola nel deserto mi sento il cuore di sabbia.
Anche le lacrime che salgono agli occhi sono di sabbia. Sabbia e cartavetra.
Sono finiti i cardones. Qui solo Choya e sterpaglia.
“Bridge over troubled water “ Eva Cassidy
Quante ore dura la batteria di un aipod?
Non abbastanza. Sicuramente non abbastanza
“Babooska”
“Non può morire un’idea” Fossati
Un’OASI! E’ tutto verdissimo, alto, un’esplosione di colori….. basta finita. Il tempo di scrivere la frase a mano e è di nuovo deserto.
“High Flying adored” Evita
“A mi manera” Gipsy King
E’ buffo: ora capisco le parole delle canzone in spagnolo, come se all’improvviso ci sentissi.
“Ti amerò lo stesso”
Già.
Mi manca amare qualcuno. Mi sento arida come la terra che mi sta tutto attorno.
“You don’t know me”
“Listen”
“La seconda da sinistra”
Ieri al delfinario quando ho visto le foto di tutti mi son resa conto che guardavano in camera mentre il delfino li baciava. Il delfino li baciava e loro ammiccavano alla camera.
Io guardavo il delfino. Non il fotografo.
E non so più ammiccare (ammesso di averlo mai saputo fare). A nulla, a nessuno. Tantomeno a una camera.
“My immortal” acoustic guitar version
“Non me lo so spiegare” della Pausini
“Come what may” Moulin Rouge OST
Cavalli, tanti cavalla nella sabbia.
E la bambina stronza mi tira i capelli dall’alto fingendo che sia casuale. E la cazzo di nonna la lascia fare.
Vorrei spostarmi da qui ma è complicato.
Bjork, inoltre, sta dormendo quindi per ora è impossibile senza svegliarla.
“La rosa dell’inverno”
Mango e la Fonit. Il mio filippo e il suo.
Mango, Minghi, Mingardi, Mietta, Martini. Sembrava producessimo solo cantanti con la emme per un periodo!
“Dark I am yet lovely”
“Ridi pagliaccio”
Coltivazioni! Nella sabbia coltivazioni.
Sembrano arance. E son tornate le palme.
“Through the rain”
Siamo in un paese. Cartello: siamo a Ciudad Constitucion.
“Nocturn” Yiruma.
Paesaggi diversi,
Tutto piano con molti animali. Tante magriiiiiiiiiiissime mucche.
E tanti condor che volano bassi rasentando i cactus. Adoro guardarli!
Qui parlano tutti solo spagnolo e nessuno capisce nulla in inglese. Beh anche in italia se ci pensi bene.
Bjork purtroppo va sino a Tijuana, questo vuol dire che non potrò allargarmi su 2 poltrone per la notte come avevo inizialmente sperato.
“Non c’è” un po’ di scemenza ci voleva
“Qualcosa che non c’è”
“May be”
“Que hiciste”
“Cry me a river” Diana Krall
“Hotel Supramonte” di Mimì
"Every time we say good bye” Diana Krall
La Sierra. Ancora.
Sembrerebbe tutto uguale ma non è così.
Il paesaggio cambia di continuo. Qui per esempio la roccia non è nuda.
“Maybe this time”
Ci sono degli alberi spogli completamente bianchi. Il legno tutto completamente bianco, bianco gesso. E sono tanti.
“Release me”
“Anime salve”
Ora le cime sono alte, aspre. Fitte.
“Bella” NDDP
“Nada te turbe” Mina
E in mezzo alle montagne altissime si è aperto all’improvvisamente il Mar di Cortez.
E’ una vista meravigliosa. Vorrei qualcuno accanto a cui poter dire “Hai visto che bello?”
Non ho nessuno a cui dirlo e allora lo scrivo. Guarda che bello!
“Rise and Fall”
“It’s good to be in love”
“Il maestro”
“Offeso”
Quando improvvisamente capisci qualcosa.
Qui mi sta succedendo spesso. Mi capita con le parole. Mi affascinano le parole e il significato intrinseco che talvolta sfugge ai più.
Puerto Escondido. Ecco cos’è quella meraviglia. Un angolo celato di paradiso. Una perla tra le rocce.
Qualche barca a vela bianchissima e centinaia e centinaia di gabbiani. Sono tantissimi.
Non si può scrivere.
Non si può descrivere.
Forse con una penna d’oro.
Forse con un filo da ricamo, ma no. Non con le mie parole.
Non le trovo.
“Bohemian Rapsody” Salvo!
“I dreamed a dream” Glee version
“The boy from Ipanema” Diana Krall
18:30 Loreto. Sosta sino alle 19.
Ho trovato dei sandwich con dento “non so cosa” ma dall’aria non eccessivamente pasticciata e non fritta.
Qui ogni bagno è una sorpresa.
Quello della sosta precedente aveva lo sciacquone ma vuoto e non funzionante.
Fuori dalla porta c’era una enorme latta piena di acqua e un secchio. Alè: sciacquone umano.
Qui è la chiusura della porta ad essere originale.
La porta si chiude con un grande sasso. Mettendoglielo davanti.
Come l’ho capito?
Non lo so, davvero. Credo di aver sviluppato qualche istinto messicano.
Non è difficile adeguarsi se hai un po’ di spirito e un po’ di fantasia!
Il sole è ancora alto qui. Siamo più a nord quindi il sole tramonterà più tardi ch ea Cabo.
Sono tutti molto quieti.
C’è l’aria condizionata e le tende spesse, il poggiapiedi.
La carica dell’aipod segna la metà.
E viaggio da dieci ore. Pausa?
Ossignore! Stavo ammirando della adorabili, davvero deliziose, casette piccole e coloratissime. Sembravano un po’ piccine ma credevo fosse la prospettiva …. È un cimitero. Sono tombe. Le allegre, adorabili casette colorate sono lapidi.
Qui la morta ha tutti i suoi riti. C’è la festa della Santa Muerte e ovunque ci sono raffigurazioni della Catrina. Uno scheletro.
Il giorno dei morti è una festa pacchinissima e molto sentita.
Si vestono da scheletri (vedi come ad Halloween? Nessuno inventa nulla)
Contrariamente a quel che avevo creduto di capire guardando la cartina siamo scesi di nuovo sul Mar di Cortez. Quindi forse anche Mulegè e Santa Rosalia saranno sul mare.
Qui “le discese ardite e le risalite, su nel cielo aperto e poi giù il deserto” si fanno con le auto, in questo caso con il bus. E’ una sorta di montagna russa continua in questo tratto specialmente.
Mi annoiano i discorsi in messicano. Quindi riaccendo la musica.
“Fammi andar via” eccolo il sol che mi fa piangere quando lo suono
“ci amammo alla follia poi siamo rinsaviti da quella malattia di noi guariti da quel fottuto medico del tempo”
Questa canzone è l amia preferita di Baglioni. Ha una scrittura musicale e di testo che mi incanta. E’ sapiente, complessa, intelligente.
“fa che sia morte e mai ferita” … ecco! Appunto!
Toh! “Teach your children”
Questa canzone mi ha sempre pensare a stefaGNa. Ce ne sarebbero mille altre, tante ne abbiamo condivise, ma questa sempre. E da molto prima che andassimo al concerto di Crosby, Stills e Nash che mi ha regalato per i miei 50 anni.
“Beautiful”
Posto di blocco. Spengo la musica.
Ci fermiamo.
Mi fanno sempre paura i militari. Sono armati e …. Sono tanti.
Oddio! Non capirò le domande e loro non capiranno le risposte.
Ho paura e lo capiranno e sarà peggio.
No! Stanno salendo.
……
Ci hanno fatti scendere tutti. Anche le persone con i bimbi piccoli in braccio.
Hanno aperto tutte le valigie buttando tutto all’aria.
Non riuscivano ad aprire il lucchetto della mia e si sono innervositi.
Non so come ho fatto a mantenere la calma.
Aprivano le valigie e, con i guanti (per la loro protezione mica per la nostra) rovistavano dentro.
Passando da una valigia all’altra. Meglio che non ci pensi quando dovrò vestirmi altrimenti butto tutto nel napalm.
Dopo l’ispezione delle valigie son saliti sul bus buttando per aria le cose che c’erano.
Ora noi siamo risaliti ed hanno fermato due persone che hanno perquisito a lungo.
Ripartiamo ma il nervosismo generale è palpabile.
Rimetto Xtina va che è meglio.
“Vieni a vedere perché”
Tutto rosso infuocato: i cactus, il cielo, le montagne.
Ombre lunghissime.
Perché i militari fanno così?
Ho sempre paura anche quando non faccio niente. No aspetta così sembra che io invece talvolta faccia qualcosa.
Ho paura sapendo di non aver fatto niente.
Se suonano gli allarmi quando esco da un grande magazzino io sobbalzo. Anche se so benissimo di non aver nulla da temere. Minchia lo so di non aver rubato nulla no?
E all’aeroporto? Con i metal detector.
OMG domattina i borders americani … ci penserò domani (il rosso aiuta a citare Rossella!)
Ombre rosse!! Ecco cosa sembra. Sembra ombre rosse.
“Wild world”
Ti aspetti che da un momento all’altro arrivino gli indiani. Si proprio da lì, quell’angolo che acceca perché hai il sole negli occhi. Così non li vedi.
E loro assaltano la diligenza.
“I got Rythm” strumentale.
“Don’t know why” Nora e Bublè
“No more I love you’s”
Forse non si dovrebbe fare un viaggio così da sola.
Questo è proprio un tuffo nell’immenso vuoto E sconosciuto.
Non so niente, sono completamente alla cieca.
“La voce del silenzio” Mina
Come dicevo “e quello che mi manca nel mare del silenzio mi manca sai molto di più”
E’ una specie di tuffo nel mio silenzio.
“Papa can you hear me?”
Che cazzo di musica ascolto? Perchè è tutta così triste?
“Don’t play that song for me”
“Volami nel cuore”
Eccoci di nuovo sul mare.
“La stagione dell’amore” Fiorella
E’ per questo che son qui anche da sola.
Per questa vista, per questa magìa, per questi colori
Un pezzo di filippo, lo skippo adesso non ce la faccio.
“Toxic” Glee version
Siamo SUL mare ad un metro dall’acqua. È bellissimo.
“Ora che ho te”
Son caduta in una cartolina.
Sono nelle pagine di “Dove” o del “National Geographic” e non me ne sono accorta.
“When or where” Diana Krall.
Il sole ha finito di tramontare, sono le 20 e 30 e non vedo quasi più nulla di quell che scrivo.
Fuori la luce è meravigliosa ma sta scemando.
Si vedono chiaramente le correnti del mare da qui, dall’alto. I vortici, i colori.
Guardo la notte scendere ascoltando le ultime canzoni.
“You must love me”
“Ave maria pagana” NDDP
“Lampada Osram”
“Washing of the water”
“Vaffanculo”
“Walking in Memphis” versione del Boss
“Inno”
“Ricomincio da qui”
“On my own” Glee version
“Dimmi chi dorme accanto a te”
“Play the game” Valentina! La mia foca de pane!
“My funny valentine” Dina Shore
“You haven’t seen the last of me”
“Solitude”
“Make someone happy”
Provo a dormire.
la festa della Santa Muerte :)
RispondiEliminacome nella puntata della V stagione di Dexter ihihihihihihihihih
N.
Vedi che siamo "intossicate" dai serial tv?
RispondiEliminabeh, li tutto ricorda qualunque serie tv!
RispondiEliminaadesso non dirmi che mentre vagavi per Las Vegas non ti sei immaginata qualche scena del crimine di CSI LAS VEGAS????!!!!