giovedì 2 giugno 2011

San Diego con finale a sorpresa


Data reale 27 maggio

Fare la doccia è proprio una bella cosa così come stendersi in un letto.
Sistemo la valigia che a Las Vegas ho buttato un po’ così, soprattutto con gli ultimi acquisti cacciati dentro a forza.

Sono allegra e mi metto la gonna guarda un po’. E mi trucco anche.
Esco con i capelli bagnati tutta trullera in una giornata limpidissima.

In giro c’è aria di venerdi, lo si capisce anche dai vestiti di tutti meno formali.
Fa caldo.
Vedo passare i bus turistici e mi frulla una mezza idea di fare un tour ma con il sole a picco in testa finisce che mi scimunisco.

Capito in Horton Plaza, girello un po’ per i negozi poi vedo il cinema.
Cinema?
Ma sì dai: cinema.
C’è un film che si intitola MaidsBrides.
Al cinema in california è consono no? Appropriato.
Al cinema nella patria del cinema.
Sono contenta capisco tutto anche i doppi senso.
E il film è davvero divertente.

Dovrei avere più fiducia in me e nel mio inglese.
Quando sono insieme a qualcuno che lo parla bene sembro una demente (per la cronaca ho seccato un’altra biro).
Mi vergogno. Quando sono sola invece mi dicono tutti che ho un bell’inglese.
Anche con il messicano me la sono cavata.
Insomma ho capito e mi son fatta capire. Non è poco.
Con la Galu tendo a far parlare lei.
Son proprio scema.
Esco dal cinema e, sbagliando, mi trovo di fronte ad un teatro.
Guardandolo da sopra ed abituata a Milano lo avevo preso per l’ingresso di un parcheggio.
Due scale che vanno sotto al livello della grande piazza. E’ un teatro.
Cosa danno?
C’è il cartellone 2011/2012 per la stazione che inizierà a settembre.
Peccato!

Alzo lo sguardo e con le letterine che si mettono sullo sfondo nero … daaaaaaaaiii hai capito no?
Quelle tipo dei bimbi piccoli, calamitate!

Insomma lì piccolo e inaspettato c’è scritto:
A chorus line dal 27/5 al 12/6

Ma il ventisette è oggi!
Vado al botteghino, ci metto un po’ a trovarlo e … sì! C’è posto. MIO!
Sono le cinque e qualcosa ed io ho mangiato i pancakes a Los Angeles dodici ore fa.
Faccio un giretto per il Gaslamp Quartier e vedo tante birrerie, tanti pub.
Uno mi ispira.”Hard Yard” ricorda un po’ la Bella Alliance anche se è molto più grande e i tavoli non sono stipati.

Cinquanta tipi di birre diverse e musica country.
Birra a yarde.
Mi fa sorriderei e mi cimenterei a bere mezzo metro di birra, alla fine ne ho bevuta forse di più sommando i vari bicchieri ma … come diavolo fai a bere da un bicchiere lungo una yarda?

Parlo con Jacob il mio cameriere e gli dico che voglio una birra scura, non stout e non ai vari gusti cioccolatosi o liquiriziati e simili. Mi piace amara, ma non troppo.
La risolviamo che mi porta 3 shots da assaggiare.
Ok scelta.
Nel conto scoprirò di aver bevuto la Gulden Draak.

Sui maxi schermo c’è la partita di Baseball.
Non ci capisco nulla di baseball.
E’ venerdi sera.
Arrivano una decina di ragazze con le coroncine luccicanti tra i capelli.
Una ce l’ha più alta e indossa una fascia tipo miss con la scritta “Bride to be”
Sorrido ripensando al film.
C’è un gruppone che festeggia un compleanno.

Mi dirigo a teatro.
Il sole sta tramontando.
La luce è perfetta, è quella che preferisco sopra a tutte le altre.

Sono emozionata aspettando che inizi Chorus Line.
Ed è la prima dello spettacolo che chiuderà la stagione.
L’orchestra è di 16 elementi, dal vivo.

Sheila, Cassie e Morales sono pazzesche, bravissime.
Quando Sheila intona “At the ballet” iniziano a scendermi i lacrimoni.

“The music and the mirror” ha un sacco di applausi a scena aperta. Questa Cassi ha una cazzo di voce e balla come una farfalla. Chapeau!

“What I did for love” la canta Morales. Mi stupisce perchè nel film è Cassie.
Ma questa Morales ha una voce meravigliosa.
Là in piedi ferma. Un occhio di bue …
“Kiss today good bye …”
E poi tutti insieme la chiudono dalla seconda strofa.
One, tutti d’oro et voilà. Finisce.

Sono stanchissima, molto felice ma stanchissima.
In fin dei conti son sveglia dalle 5.
Mi addormento nel vano tentativo di guardare una puntata di un nuovo serial ….

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