Data reale 28 maggio
Mi sveglio riposata.
Una doccia, mi vesto e con i capelli bagnati scendo a prendere il caffè che gentilmente il motel 6 offre dalle 7 alle 10.
Me lo porto in camera e faccio colazione con 4 biscotti che mi avevo avanzato.
Sono un po’ indecisa sugli orari.
Ci sarà casino al confine? Quanto prima dovrò essere a Tijuana?
Quanto ci mette il tram?
Fuori è bigio e nuvolo. Schifo, sembra Milano nei suoi giorni grigi.
Me la prendo comodissima e vado trotterellando alla fermata del trolley.
Dopo poco più di un’ora arriviamo al confine.
Qui c’è il sole.
A picco. Quello di mezzogiorno. Che culo!
Vedo verso la front … no qui c’è l’uscita di quella americana.
Come si entra in Messico?
Chiedo ad un OffiSer che mi dici che è giù da quel ponte.
Là.
Il ponte passa sopra una specie di autostrada a sei corsie, per lato.
Totale 12. Ed è alto.
Non so quante rampe per fortuna non solo di scale ma anche di salitine per disabili, per intenderci.
C’è un fiome di gente che attraversa il ponte e già mi vedo in fila per mezza giornata.
Passo sopra ad una striscia di metallo, poco più in là della discesa del ponte, con inciso “qui finisce il territorio americano. Ciao ciao”
Davanti gente che cammina.
Non vedo la fila.
Altra striscia, dipinta questa volta, da qui siete in Messico. Benvenuti.
Scusa e la fila?
Vedo la gente che esce da quei giroli con i raggi dei quali ho già parlato.
Ma …
Señorita! Señorita!
Due ragazze vestite con una uniforme mi fanno cenno.
E’ qui che scopro che dall’America si entra in Messico con un giocone a pulsanti.
Mi accorgo solo ora che c’è una specie di semaforo a due luci.
Tu pigi il grande bottone.
Se esce verde entri in Messico anche se hai un cadavere che sbuca dalla borsa, se esce rosso “possono” chiederti di ispezionare le tue valigie/borse.
Ah! Quindi sono in Messico?
Così facile? Così veloce?
Sono molto in anticipo.
Prendo un taxi e vado alla stazione dei Bus. Non me la sento di camminare per Tijuana a parte il gran caldo mi fa la stessa paura di qualche giorno fa. Ma oggi è suggestione.
E’ grande. La stazione è grande.
I bagni sono a pagamento ma è una garanzia di pulizia.
Non esiste un tabellone arrivi/partenze. Niente. Si va un po’ così. Mexican way!
Devo far fare la fattura alla galu quindi, come da indicazioni, vado allo sportello della ABC.
La signorina mi guarda come se fossi una marziana.
Col cazzo che a Tijuana parlano inglese.
Ok, rifo in messicano. Il mio messicano.
Yeaaahh!! Mi ha capita!.
Spero …..
Si pare mi abbia capita ma non sa come fare, non sa se lo può fare …
Le spiego, nel mio messicano, che a Cabo mi han detto di far così. E che quindi si farà così!
Lei mi chiede se mi secca aspettare un “ratito” e tornare tra un ratito.
Il rato (o ratito) sono il nostro equivalente di “tra un po’” ma con una intenzione immensamente più vaga!
Infatti la fattura sarà pronta dopo più di un’ora. Un ratito, insomma.
Intanto vedo delle postazioni internet. Yes! Posso parlare con qualcuno.
Che ore sono in Italia? Sabato sera … uhm …
La connessione è lenta e si impalla in continuazione.
Ho fatto giusto in tempo a chiacchierare un po’ con la gramigna e con son.
Mi raccontano del concertone di chiusura della campagna di Pisapia. Eh sì: il ballottaggio.
E trovo ovunque su feisbuc foto e filmati del doppio arcobaleno che c’è stato dopo un temporale da paura.
Poi si pianta tutto e ciccia.
Non riesco ad accedere alla posta e più a nulla.
Ok va bene. Piuttosto che niente meglio piuttosto
Il viaggio di ritorno, in ogni viaggio, è sempre più lungo.
Questo è stato lungo e senza cibo.
Ho mangiato un hamburger a Tijuana ed è stato da ridere perché erano le due meno un quarto.
Gli chiedo l’amburgesa col queso amarillo impegnandomi molto e lui mi risponde che c’è solo la comida del giorno ed io capisco che è perché la cucina è aperta sino alle due.
WrooooooooooooooooonG!
Dalle 2. La cucina è aperta DALLE 2!
Quindi alle due e mezzo (con calma apre la cucina si sa) prendono il mio ordine e meno male.
Perché qui è un casino.
In questo momento sono le 17 del giorno dopo. E sono tutti scesi a mangiare in un baracchino in strada.
Ecco il mio problema è che nelle 24 ore precedenti sono riuscita a trovar solo due sandwich a mezzanotte (che cazzo di ora è per cenare? Eh! La loro ora: mexican way).
Gli autisti qui sono deliziosi.
Bravi, pazienti, disponibili e si fermano per i pasti nei “loro” posti che non sono i centri commerciali o posti turistici.
No. Sono il baracchino della sciura Maria, la casetta della Rosina in mezzo al deserto.
Bellissimi, “di casa” e probabilmente il cibo è buono e di buona qualità.
Ma non c’è nulla di scritto.
Le padelle sono nerissime, cucinano in mezzo alla polvere, friggono tutto.
Totale: 2 sacchetti mignon di patatine, un muffin, un caffè e 5 coca cola.
In 26 ore.
(nda: tutte queste precauzioni in realtà si riveleranno totalmente inutili)
Non sono riuscita a dormire bene e forse aver fame non ha aiutato.
Ho visto panorama diversi al ritorno perché le otto ore di buio sono capitate in zone differenti.
Ho voglia di andare in spiaggia, che faccio mi preoccupo?
Potrei guardare l’oceano per ore.
Da dove lo guardavo oggi si vedevano tutti i colori diversi, le onde che si rompevano in mare aperto.
Fa anche un po’ paura perché ha una forza che è incontenibile.
Mi sono innamorata dei condor.
In pieno deserto ce ne sono tanti e si vedono molto più bassi, più vicini.
I posti di blocco non controllano nulla nello scendere.
Cioè tipo la droga deve restare in messico? Boh!
Comunque due o tre blocchi ci hanno proprio fatti passare. Gli altri tre son saliti a guardare le facce.
Puntandoci una torcia addosso.
Perché non ricordo se l’ho scritto all’andata, ad ogni posto di blocco c’è una specie di bacheca di legno con appiccicate tutte le facce dei ricercati.
Mi fa un po’ ridere. Ma credo sia tutta una questione di cultura …
L’america ha messo un bollo rosso sul messico per i suoi turisti.
Perché pericoloso per i borseggi, i furti.
Farsi un giretto a Milano dove Filippo è stato rapinato 4 volte in cinque anni?
A proposito di Milano.
Chissà se si sanno già i risultati del ballottaggio?
Si votava solo domenica o anche lunedi?
Si votava solo domenica o anche lunedi?
Boh non ricordo. Vedrò quando arrivo a Cabo.
QUANDO arrivo a Cabo …
Adesso sono davvero stanca ed ho anche un po’ di mal di testa.
Coraggio, manca poco ….
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