domenica 26 giugno 2011

Despedida - Sabato messicano


Qui si salutano le persona in un modo differente a seconda che arrivino o partano.
Per le partenze, qualsiasi, si fa una festa di “despedida”.
Oggi alla spiaggia c’è stata quella de las italianas.

Ho visto arrivare Conchita e Calafia praticamente con la casa appresso.
Sembrava un picnic degli anni 60 ma con una super organizzazione, velocità e gestione della sabbia da restare a bocca aperta.

C’erano le tostadas di sinaloa, una insalata di una verdura che non saprò mai cosa fosse, insalata con carne e boh piccante, cetrioli e arancia a pezzi, mango, uva, vino bianco, birra.
Con tanto di piatti, posate, brindisi alla despedida.
A parte l’occasione della nostra partenza qui il sabato Choyero (il nome degli abitanti originari del posto) alla spiaggia è così.
Con il frigo, le ceste, l’ombrellone, la tovaglia. Una meraviglia.

Oggi una giornata spettacolare. Il sole caldissimo, l’acqua di un blu incredibile fredda gelata come mai mi era capitato di trovarla in questi due mesi e il vento.
La conversazione è stata piacevole anche se in 3 lingue differenti.
Mi mancano le “cose da ragazze”. Si ride, ci si parla in un modo diverso. Non so è qualcosa che riesco a fare ma troppo raramente a  milano, troppo poco.
Oggi è stato un pomeriggio da ragazze, alla sex and the city.
Commenti sui culi dei maschi che passavano.
Raggi x a bermuda, pettorali. Commenti di ogni genere.
Noi con i calici e il vino.
Calafia con il vestitino e un cappello bianco sembrava uscita direttamente da “piccole donne”.
Avrei voluto farle una foto ma non ho fatto in tempo.
Era in riva al mare, con una mano si reggeva il cappello e con l’altra sorseggiava il vino dal calice.
Il vento le muoveva l’orlo del vestito e i capelli.
Romantica. Bella. Pulita. Un bel ricordo.
Conchita ha pianto quando mi ha salutata e mi ha dato un abbraccio di quelli belli, stretti, come piacciono a me.

Sei ore di spiaggia ed ora il mio viso è color …. Bah rosa messicano? Fucsia? Insomma troppo sole.
Una fatica incredibile per cercare di far stare tutto nella valigia che sembro una di quelle pazze dei film americani sedute su valigie piene il doppio della loro capacità.
L’ansia sarà tutta nel portar giù le valigie di entrambe, arrivare all’aeroporto, fare il check in con il terrore che pesi troppo, che il sombrero sia considerato eccedente, i controlli ….
Ma insomma una volta passato il controllo messicano il più sarà fatto.
Poi si tratterò di passare attraverso un numero infinito di altri controlli in america ma senza avere più a che fare con peso, dimensioni o altre cazzate del genere.

Aaaahhhh! Quasi dimenticavo la parte più divertente del pomeriggio.
 Il compleanno della galullo è uscito sul periodico della Baja California Sur.
E la foto più grande della mezza pagina ….. tadaaaaaaaaan … è con me e i palloncini.
Sono perfettamente allineata con l’italia e uno dei temi della maturità.
«In futuro tutti saremo famosi al mondo per almeno 15 minuti» Andy Warhol.
Questi sono i miei.



Sono pronta per uscire. Vediamo cosa mi riserverà la serata.

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